Smettiamo di fingere di poter prevedere il futuro: anche nel bel mezzo del cambiamento che stiamo vivendo abbiamo bisogno di abitudini da abbandonare e accantonare definitivamente.
Le enormi sfide e i cambiamenti che gli ultimi mesi hanno portato non erano nella lista di nessuno, adesso dobbiamo guardare avanti: un nuovo anno e un nuovo decennio ci abbraccia.
E cosa c’è di più promettente che continuare a guardare avanti verso giorni migliori?
Così, come dobbiamo coltivare l’interesse di riconoscere gli eventi e le abitudini da abbandonare dell’anno passato, e forse, ciò che abbiamo imparato (come guardare avanti a giorni migliori) ecco alcune abitudini da abbandonare.
Pensare di poter prevedere il futuro
Tra le abitudini da abbandonare, quella è la fiducia su ciò che accadrà nell’anno a venire. Questo non significa che non si possono fare piani o fissare obiettivi, ma non aspettatevi che le cose si svolgano perfettamente come avete previsto.
Una vita concepita, un futuro, concepito come una linea regolare non è esiste più, e chissà se mai tornerà: se abbiamo un lasciato di questa pandemia è una vita non lineare. La vita non lineare è piena d’interruzioni, colpi di scena, battute d’arresto, sconvolgimenti, crisi, scosse di vita.
Solo da un atteggiamento umile ci possiamo preparare verso l’inaspettato, mettendo in conto che la strada potrebbe essere tortuosa.
Lo smartphone che ti domina
Già sai di cosa parlo è una delle abitudini da abbandonare più deleterie: ti stiri dentro il letto, afferri lo smartphone, controlli cosa è successo mentre stavi dormendo. Smetti di farlo. Come dimostrato da più parti stai allenando il tuo cervello per la distrazione e la reazione alle notifiche. Ogni squillo, like, tweet, stories, condivisioni, commenti e video di gatti sta modificando il tuo cervello per essere distratto.
Così facendo, stai sprecando il tempo in cui il tuo cervello è più rilassato e flessibile. Qualunque cosa tu stia facendo prima di mettere fuori il piede dal letto, stabilisce il tono della tua giornata.
Invece, adotta alcune abitudini senza telefono per la prima ora del mattino per aiutarti a impostare una giornata di successo. Conosciamo tutti quelli che hanno questa routine: meditare, fare esercizio, idratarsi, fare una colazione sana, leggere qualcosa. Il mio consiglio: crea la tua routine, non copiare quella degli altri.
Questo tempo dedicalo a te stesso.
Trova i rituali mattutini che funzionano per te e ti aiutano a iniziare la giornata con forza e concentrazione.
L’eccessiva pianificazione
Durante la pandemia, il numero di riunioni è aumentato in media di quasi il 13%, secondo una ricerca della Harvard University. Inoltre, la giornata lavorativa è diventata più lunga. Quindi, la combinazione di orari di lavoro più lunghi senza pause, più le interruzioni per organizzare e partecipare a più riunioni può essere un freno alla produttività.
Dobbiamo riprendere il controllo del nostro lavoro, iniziando a mettere dei blocchi nella nostra agenda, fra una riunione e un’altra. Questa abitudine ti permette di essere concentrato su qualsiasi compito su cui stai lavorando.
Il time-blocking, quando lascia abbastanza spazio per interruzioni e cambiamenti occasionali nel corso della giornata, può anche essere uno strumento efficace per tenere sotto controllo troppe riunioni e troppo lavoro.
Non avere confini fra vita privata e lavoro
Tra le abitudini da abbandonare, un altro lascito di questa pandemia è la convergenza totale tra lavoro e vita domestica, soprattutto per i lavoratori che sono passati al lavoro completamente a distanza. Improvvisamente si sono mescolate: lavoro, scuola, attività ricreative, sport, ecc.
È il momento di rimettere a posto alcuni confini in modo da potersi occupare adeguatamente dei propri bisogni. Se hai scoperto di aver bisogno di fare delle cose (per me è stata la scoperta dello yoga) dedicagli il giusto tempo e le giuste attenzioni.
Quindi, impegnatevi per incorporare una struttura nelle vostre giornate, per trovare il tempo per le varie esigenze della vita. Naturalmente, a volte questo è più facile a dirsi che a farsi. Ma, se potete, chiedete aiuto quando avete bisogno di tempo per voi stessi. Stabilite un orario in cui il lavoro finisce ed evitate di gravitare di nuovo alla vostra scrivania la sera perché è facile.
Isolarsi eccessivamente
Anche l’introverso più amante del tempo libero probabilmente ne ha abbastanza dell’isolamento. La solitudine era già ai massimi storici prima della pandemia, e comporta anche rischi reali per la salute. Dopo un pò, essere isolati può diventare un’abitudine, specialmente quando favorire la connessione in una società socialmente distante non è più facile come una volta.
Distanziamento sociale non significa necessariamente perdere il contatto con gli altri: usate il nuovo anno come una scusa per mandare messaggi o chiamare gli amici con cui vorreste recuperare.
Ci sono alcuni modi per rendere questo un’abitudine:
- Mettete da parte del tempo durante il fine settimana e usatela come “appuntamento” permanente per chiacchierare a distanza con amici o familiari su base settimanale.
- Fate una “serata di presentazione”, dove ogni persona del gruppo organizza un breve e spensierato discorso su un suo particolare interesse.
- Cucinare insieme una semplice ricetta ogni settimana via video chiamata, ognuno dalla propria cucina.
- Trova il tempo di uscire ogni giorno. Respira aria fresca e saluta i tuoi vicini.
La chiave è trovare un modo per mantenere il contatto e curare le relazioni fino a quando possiamo riprendere in modo sicuro le forme tradizionali di contatto. Provate diversi modi di comunicare con chi vi sta vicino regolarmente e mantenete i metodi che funzionano meglio per voi.
Aggrapparsi a ciò che non funziona
Se non valuti onestamente ciò che non funziona e lo lasci andare, continuerà a riaffiorare e ti impedirà di creare le nuove abitudini di cui hai bisogno per essere più felice, più sano o più soddisfatto. Farlo può significare affrontare la paura, la tristezza, la vergogna di una perdita, una battuta d’arresto per cominciare a venirne a capo in modo da poterla cambiare.
La gestione delle transizioni, avviene in tre fasi:
- Il lungo addio: piangere il passato e segnare ritualmente che non tornerà.
- Il disordinato mezzo: liberarsi delle vecchie abitudini e svilupparne di nuove, adattandosi a ciò che sta accadendo ora.
- Il nuovo inizio: svelare il nuovo te.
Mentre lasciate andare la perdita, l’abitudine o qualsiasi cosa stia creando un ostacolo a voi o al vostro progresso, trovate un rituale per riconoscerlo. Scrivilo e brucialo nel fuoco. Prepara una torta. Organizza una celebrazione. Trova qualcos’altro che funzioni per te. Il rituale può aiutare a rendere reale la transizione, e aiutarvi a passare a formare nuove e migliori abitudini.
Un’abilità importante è quella di dire addio al passato. A volte siamo così presi nel fare piani per il nuovo anno, che ci dimentichiamo di piangere, e di dire addio, e di lasciarci alle spalle la vita che non tornerà.
Resta umile e abbraccia le tue nuove abitudini.
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